Digressione Comica: il pigiama – 40 giorni parte 3

Lenticchia non era (e forse ancora non si è ripresa del tutto) al massimo della sua forma mentale. Era utile quanto un maglione vecchio coi pallini e infiltrito comprato ai tempi delle medie. Nascosta in fondo ad un cassetto avrebbe assolto meglio ai suoi doveri. E invece si ostinava ad alzarsi dal letto e a voler fare qualcosa ma niente..qualcosa non riusciva proprio a farla. Il nulla. Vuoto totale.

Però, Lenticchia era molto buffa. Mafalda-277x300

La casa affumicata, tutti sulle scale dell’androne in pigiama..gradino dopo gradino (uno ogni 5 minuti mica tutti insieme! Sarebbe stata una mossa troppo furba) ci allontaniamo dalla nube tossica che piano piano ci raggiunge. La vicina del piano di sotto (dopo aver cazziato il marito che ci spiava dallo spioncino ma non aveva proprio pensato di farci entrare in casa!) ci fa entrare in casa sua e quasi contemporaneamente arrivano le ambulanze. Controlli di routines, coccole alle bimbe.

Un volontario del 118:  “Signora, adesso andiamo in casa sua. Prende una borsa e mette dentro qualche cambio per le bambine. Poi prende le scarpe di tutti e le giacche..”

Lenticchia: ” Perchè dove andiamo? Mi devo cambiare e pettinare..” (n.b. Lenticchia non aveva ben presente la situazione..)

In casa, Lenticchia, come nulla stesse accadendo, si intrattiene amorevolmente (quasi pronta a fare un the per tutti, vigili del fuoco, polizia, operatori del 118..è qui la festa!?!) con tutti quegli omoni accorsi in casa sua per chissà quale oscuro motivo.

118 : “Signora venga con me, dobbiamo preparare la borsa per l’ospedale..” usando lo stesso tono che si usa coi bimbi quando cominciano ad affacciarsi al mondo.

Lenticchia gira per casa come una trottola, senza meta..niente, cervello spento.

118: “Signora, cerchi le scarpre di tutti. Ecco dia a me la borsa..no signora quelle non sono scarpe. Signora lasci stare, no signora stava cercando i cappelli delle bambine..Signora, anche lei viene con noi metta delle scarpe e no non può uscire solo con la felpa, è Novembre, sono le 3 di notte..”

Una volta in ambulanza, Lenticchia viene colpita da un attacco di ridarella isterica. Rideva e rideva e rideva.

118: “Signora, tutto bene? Deve essere colpa dell’ossigeno..”

Lenticchia: “Sto bene, ma vede che buffe le bimbe? Pensano che la maschera dell’ossigeno sia l’aerosol e respirano con la bocca aperta..ahaha”

In ospedale Lenticchia toglie giubotto e felpa alle bimbe. Le aiuta a sistemarsi nei lettini per le visite. Poi tocca a lei e si ricorda di avere caldo col giubotto addosso. Si spoglia e la vede. rennabis

Vede il suo pigiama e la maglietta del pigiama  (118 perchè non mi hai fatto cambare?!?), vede una renna enorme (grazie Panda!) con gli occhi psichedelici che si illuminano al buio!!

Lenticchia è stordita, spettinata e terrorizzata..se spengono la luce è la fine!

 

Parola di Atpco

Se ve lo state chiedendo: sì, anche Atpco ha lo stesso pigiama (grazie Panda!).
Le notti più indimenticabili trascorrono così:

buio2

 

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