Atpco e Lenticchia hanno sempre avuto la peculiare capacità di non trovarsi mai nello stesso posto nello stesso momento. Il lungo viaggio della loro storia è costellato di tante tappe e tanti chilometri.
ARST
Hanno frequentato la stessa scuola per cinque anni ma si sono incontrati solo durante gli ultimi due mesi dell’ultimo anno delle superiori di Atpco.
Atpco, dopo la maturità, è partito a Cagliari per l’università mentre Lenticchia terminava la scuola a Norbio: per un anno intero 42km di Azienda Regionale Sarda Trasporti, ma era solo la prima tappa del viaggio.
CTM
L’anno successivo speravano di vedersi più spesso ma lui stava a Cagliari e lei trovò casa a Pirri.
4 KM all’andata e 4 KM al ritorno in un lungo sali e scendi di sentimenti e autobus invisibili, grazie all’efficientissimo servizio pubblico della città, CTM, che, con frequenza che rasentava lo zero, costringeva Atpco ad un viaggio lungo l’asse mediano direzione casa a piedi perché del bus non c’era mai traccia.
RFI/Trenitalia
Terminata la laurea triennale, settembre 2004, Atpco decide di partire in quel di Pisa per completare gli studi in Computerologia lasciando Lenticchia a crogiolarsi di dolore in Sardegna. Che sarà mai il Tirreno e 500km di distanza?
Ma Lenticchia non si perde d’animo e a novembre conclude la triennale e parte anche lei. Direte voi: intraprende il viaggio per raggiungere la sua dolce metà? Sarebbe troppo facile!
Lenticchia perde la testa per un corso che promette lavoro, soldi (pochi) e felicità aiutando il prossimo perciò prende armi e bagagli e parte alla volta di Forlì (Economia per le imprese No Profit).
Per i non pratici, Forlì e Pisa sono divise geograficamente dagli Appennini e da almeno 245km di rotaie.
Essendo Atpco sprovvisto di mezzo di trasporto autonomo e privato, l’unico modo per raggiungere Lenticchia era riporre le speranze in Trenitalia. Negli anni hanno affinato tecniche di risparmio degne dei migliori ministri di governo, cambi di treno in volata e ritardi che potrebbero scriverci dei libri.
Tutto questo faceva la gioia degli amici della coppia che si divertivano come matti ad ascoltare le storie assurde a cui andavano incontro. Giusto per citare un esempio: correva l’anno 2006, Atpco deve raggiungere Lenticchia per il suo compleanno. Ovviamente non poteva regalare dei fiori o un anello come tutti, sarebbe stato troppo scontato per un Atpco di nome e di fatto, decise di regalarle una stampante a getto d’inchiostro che, nel mondo senza Amazon, significava includere nel viaggio la consegna brevi manu. Una valigia 80x50cm e 25Kg di peso da trainare attraverso 4 cambi ferroviari: poteva bastare?!?
No ovviamente! Il viaggio dell’Atpco-corriere coincideva con lo sciopero CPT per cui Atpco le prova davvero tutte per raggiungere la stazione in orario (inutilmente). Alla fine dovrà farsi 3,5km a piedi sotto il sole cocente, perdere tutte le coincidenze studiate e arrivare da Lenticchia a compleanno quasi finito.
Era così divertente per gli amici da farci una sit-com: “Atpco Adventures“. Se avete voglia guardatevi questo filmato di 2 minuti in cui il povero Atpco prova un improbabile trasporto su due ruote prima di arrendersi al destino beffardo.
Regista: danz_20cm
SMS
A conclusione degli studi Atpco trova lavoro a Torino mentre Lenticchia, stufa della tranquilla vita forlivese, decide di trasferirsi a San Benedetto del Tronto dove lavora per una magnifica onlus scoprendo che tutto sommato lavorare per gli altri rende davvero felici.
Ma per rendere ancora più avvincente il viaggio, Lenticchia trova casa a Martinsicuro 10 km più a sud a 30 comodi minuti di autobus. Quindi, per percorrere i 630 km del viaggio, questa volta ad Atpco bastava prendere un Intercity che impiegava 8 ore e mezzo, aspettare 30 minuti la coincidenza in stazione e prendere un bus per altri 30 minuti e infine farsi 15 minuti di camminata: tutto questo per la bellezza di 48 ore al mese.
Per fortuna ai tempi c’erano gli sms, le Summer Card e le Xmas Card.
Ci sono stati momenti in cui le persone e gli amici che Atpco e Lenticchia frequentavano nelle loro varie località di residenza dubitavano della reale esistenza dell’altra metà della mela quindi si rendeva necessario un incontro di presentazione in cui gli amici, puntualmente sconcertati, esclamavano:”ah ma allora non sei una fantasia di Atpco/Lenticchia, esisti davvero!”
Se avete fatto parte della vita di Atpco e Lenticchia negli anni tribolati e viaggianti, sapete di cosa stiamo parlando. Raccontateci cosa vi ricordate di quegli anni o cosa é capitato a voi durante i vostri viaggi verso la vostra metà della mela perché mica solo Atpco e Lenticchia hanno avuto una storia a distanza così tormentata.
GTT/ATM
Finalmente si sposano e decidono di andare a vivere sotto lo stesso tetto. Ma anche qui le ore di coabitazione sono ridotte all’osso: il troppo stroppia si sa.
Atpco è costretto a lavorare a Milano: si alza, prende il bus, sale sul frecciarossa, metro, altro bus. Esce di casa alle 6:45, rientra 13 ore dopo con più ore di viaggio del ministro dei trasporti.
Quando si trasferiscono con la piccola Maggie nella casa che poi anni dopo prenderà fuoco Lenticchia fa conoscenza con una famiglia del sesto piano con due bambine poco più grandi di Maggie.
Un giorno annuncia alla vicina “sono incinta!” e lei “che bello auguri! Ma allora non sei una mamma single! ma tuo marito allora è militare? Viaggia molto per lavoro?”
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Tutto questo ci porta ai giorni nostri, dove Atpco ha sviluppato una discreta idiosincrasia ai rapporti umani che non si sviluppino in un mezzo di trasporto pubblico e continua a vivere “nell’ombra” o meglio, in viaggio.
A Derthona Lenticchia stringe amicizia con i vicini, chiacchiera, ride, frequenta i piccoli supermercati cercando di creare un atmosfera piacevole anche per le bimbe, a scuola tenta l’approccio con le altre mamme trainata dalla simpatia contagiosa di Terry ma Atpco non c’è mai.
È naturale, quindi, che durante le passeggiate del sabato e della domenica Lenticchia dica:”ehi ciao come stai? Ehi ciao amicadimaggie fatti i compiti? Ciao grazie per quella info.” e Atpco chieda:”Chi è? Chi sono? Dove li hai conosciuti?“.
Le stesse persone poi, in privato, chiedono a Lenticchia:“ma era tuo marito? Mai visto, é sempre in viaggio per lavoro?”
E così, durante uno scambio di battute con le signore che puliscono le scale del condominio, una, gentilmente, si offre di aiutare Lenticchia nelle faccende pesanti che “tanto suo marito viaggia molto per lavoro, non lo vediamo mai!“.
Ma il top è stato raggiunto quando Atpco , il viaggiatore misterioso, prendendo il passeggino con Pulcina al suo interno, è stato controllato a vista dalle mamme della scuola per verificare che Lenticchia conoscesse quell’uomo che loro non avevano mai visto prima!!!
E nuovamente, sottovoce, in privato, chiedono a Lenticchia: “ma era tuo marito vero? Non lo conoscevo e mi sono spaventata quando l’ho visto toccare il passeggino. Ma viaggia molto per lavoro?”
AAA. Vita sociale cercasi
Può anche succedere che Atpco decida di portare Terry e Maggie a fare una passeggiata notturna sotto casa e che senta dire da perfetti sconosciuti:”Ciao Terry!” e che lui venga totalmente ignorato. Questa cosa ha fatto riflettere Atpco: se una treenne ha una vita sociale più intensa della sua forse deve cominciare a smetterla di vivere nel mistero e palesarsi col prossimo.
Almeno per la sua sicurezza e smetterla di salutare a caso fingendo di conoscere chi ha davanti (cosa che fa frequentemente).
“Terry chi era quella signora che ti ha salutato e che hai salutato?”
“Non lo sciò babbo“.
Beh buon sangue non mente.
Che sia un’andata o un ritorno
Che sia una vita o solo un giorno
E siamo solo di passaggio
Voglio godermi un po’ la strada
Amore mio comunque vada
Buon viaggio
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Siete davvero ammirevoli!
Quando abbiamo cambiato città anche mio marito per molti era un fantasma. Un giorno un’amica di mia mamma mi disse:” non ho mai visto tuo marito” Al che ho risposto”lo vedo poco pure io” Ma lei di rimando- guardando i miei tre bambini -” tu lo vedi abbastanza, direi”.
Oh mamma, le frasi inopportune non hanno confini. Prima o poi raccogliamo quelle che dicono a noi tanto per farci 4 risate 🙂 cosa le hai risposto poi?
Atpco, mi sei venuto in mente qualche giorno fa mentre ero al parco, ho visto un tizio in bici con un valigione. Unica differenza, lui era riuscito a sistemarlo tra il sellino e il manubrio e riusciva a pedalare 😉
Ahahah, Meg ti ricordavi ancora di quella prodezza o è servito il post?!? Io avevo provato a cancellare dalla memoria poi per caso ho ritrovato quel video 😀 😀 Quanti numeri all’università!
Io ricordo molto bene quando ci siamo conosciuti,la settimana di campeggio, i vestiti che indossava lenticchie, i suoi capelli le sue lentiggini,e la pasta con il porro dell’ultima sera. Se non sbaglio,atipico si è anche addormentato seduto sulla panca della cucinetta.
Il porro non me lo ricordo! Allora è merito tuo se ci siamo appassionati a questa strana cipolla 🙂 Atpco non si era solo addormentato nella panca ma russava e russava!
No no sicuramente ti sbagli … non posso essermi addormentato sul tavolo davanti a tutti poco prima di cena. Ricordi malissimo ????