Una vacanza da corsari – gli incidenti di percorso

Le premesse per una vacanza indimenticabile c’erano tutte.

I preparativi erano stati alquanto turbolenti.

Pochi giorni prima della partenza, di sabato, esplode il lavandino di casa.
“Non si può far niente, dobbiamo star senza acqua calda. Ripareremo al rientro” Sentenzia Atpco dopo aver ricevuto per telefono un preventivo di 360€.

La sera prima della partenza, un cielo “grigio-Londra” e un acquazzone degno dei tropici:2016-07-13 20.23.13

Vabbè, speriamo che almeno il viaggio sia tranquillo” Pensava Atpco prima di controllare le previsioni.
Vedete quella lingua arancione (mare agitato) che, inspiegabilmente, si spinge verso un porto ben preciso della Toscana?
Ecco, quello è il porto di Livorno, punto esatto della partenza .photo_2016-08-15_20-30-12
Ok, speriamo che le previsioni meteo migliorino.. non vorrei fare la prima notte in campeggio sotto l’acqua“.
La notte in effetti l’hanno passata liscia, ma la prima colazione l’hanno fatta sotto il diluvio.
Da quel momento e per il resto della vacanza Atpco ha smesso di sperare e ha accettato silenziosamente tutto quello che la sorte gli aveva riservato.2016-07-14 18.16.33

Il primo ostacolo che dovevano affrontare era il montaggio della tenda. Ufficialmente concluso in un cronometrato di 1h:55 minuti.

Da qualche parte Atpco aveva letto che servivano 2h e allora, vuoi per orgoglio, vuoi perchè ormai era buio, alla fine non ha montato gli ultimi tiranti.
Nonostante tutto, un risultato discreto visto che dopo una buona mezzora il risultato era quello che si vede in foto, mentre Atpco e Lenticchia si domandavano dove fosse il davanti e dove fosse il dietro.

Una vicina di campeggio di 50 anni si è avvicinata chiedendo:”avete bisogno di aiuto?”. Ma i due, impavidi, hanno risposto: “ma noo si figuri… così impariamo”.

E così i novelli campeggiatori si sono dati al training on the job dimenticando che Decathlon aveva preparto un video di montaggio molto dettagliato della tenda.
La reazione, al rientro, è stata la seguente:”ecco a cosa serviva quel filo..”.

Dopo la tenda è venuto il momento di accendere i fuoci per la pappa. E qui altra “amara” scoperta: essere partiti con un fornello da campeggio nuovo di zecca ma senza le bombole spray per farlo funzionare!
Fortunatamente le uniche bombolette acquistate da Atpco (nonché le uniche presenti nel negozio) andavano bene per un fornellino “tradizionale” che una collega di Atpco gli aveva prestato.

Risolto il problema tenda, risolto il problema fuoco venne il momento di cucinare:  Atpco ha avuto la brillante idea di usare le forchette di plastica per girare la pasta nell’acqua bollente.. Ecco il risultato
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Gestire le piccole di casa è stato più semplice del previsto.
Una notte però, dopo aver seguito la solita routine della nanna per non sconvolgerre il loro delicato equilibrio (pipì, denti, bacio e tutti a nanna) e dopo che Lenticchia e Atpco, concluse le ultime faccende, si rintanavano nei loro sacchi a pelo per concedersi il meritato riposo, Maggie esclama:”Devo fare la pipì“.

Atpco, perdendo per un secondo la sua proverbiale pazienza, le intima di andare in bagno da sola che lui non si sarebbe mosso.
Per la serie “le ultime parole famose”: Maggie è andata, da sola e al buio, ma al ritorno è clamorosamente rotolata giù da una piccolla discesa sporcandosi completamente di polvere e terra. Piangendo e urlando ha atteso a terra i soccorsi di Atpco che, in mutande, è andata a recuperarla in mezzo al campeggio.

Per non farsi mancare nulla, il giorno dopo Atpco ha rotto lo specchio da viaggio di Lenticchia.
Quello che teme non sono i 7 anni di sfighe ma i 7 anni di smaronamenti perché Lenticchia non perderà occasione per ricordare la cosa ad Atpco.

L’impresa più ar2016-07-21 20.10.14dita è stata compiuta quando la coppia di impavidi ha deciso di muoversi verso la spiagga di Portigliolo: un’ora e mezza di macchina andata e una e mezza ritorno.
Tra un tuffo e l’altro si fa l’ora di cena e, consapevoli di non avere nulla ma proprio nulla da mangiare con loro e in campeggio, decidono di mangiare un boccone al volo nel chioschetto che si intravede all’inizio della spiaggia. Al loro arrivo scoprono che non si tratta di un chiosco ma di un ristorante bar con una terrazza spettacolare sul mare: U Livanti.
Perciò bagnati, sporchi di sale e sabbia si fanno coraggio ed entrano.

Un po’ titubanti decidono di sedersi ad un tavolo. Ordinano 4 pizze con nomi italiani ma con ingredienti sconosciuti e nel bel mezzo della cena, Maggie esclama:”Mamma ma io sono senza mutandine?!?

Presi dall’ansia del posto chic e dalla necessità di sfamare le due bimbe, Atpco e Lenticchia non si sono ricordati di rimettere il costume alla loro Maggie che ora stava cenando mezzo nuda e imbarazzata in un bellissimo ristorante vista mare!

La vacanza trascorre così tra una spiaggia e l’altra, le formiche, i bagni non proprio splendenti del secondo campeggio, qualche capriccio ma consapevoli che, una volta tornati a casa, sarebbe cominciata la nostra vera vacanza riposante. Atpco e Lenticchia avevano infatti deciso di lasciare ai nonni in Sardegna le loro adorabili creature per provare almeno a recuperare la parvenza di persone normali ed equilibrate.
Ma il campeggio lascia il segno: Atpco non era più abituato ai rumori delle macchine perciò non ha letteralmente chiuso occhio imprecando contro sè stesso, il destino e il campeggio.

 

 

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