Venti di guerra

Maggie ha sei anni. E’ grande ormai e convinta di aver capito ogni cosa, di non avere bisogno di consigli, suggerimenti, insegnamenti se non quelli che provengono dalla maestra. L’autorità materna comincia a perdere il suo mordente di fronte all’istituzione scolastica.

Terry ha due anni. E’ grande ormai e convinta di aver capito ogni cosa, di poter fare “tutto a shola” (tutto da sola), di non aver bisogno di consigli, suggerimenti, insegnamenti se non quello che, ancora per poco e accettati raramente, provengono da babbo e mamma.

Lo scontro tra i loro due mondi è, il più delle volte, paragonabile al vortice che si crea poco prima di un uragano.

 

malloreddus-alla-campidanese-ricettaDopo una giornata di scuola Lenticchia propone per pranzo i “malloreddus” con ragù e Maggie ne è entusiasta. Terry non capisce “malloreddus” ma sa che il ragù è rosso e a lei “non place“, per cui candidamente sentenzia:

io non place, io vuole pata al pesto“.

Lenticchia accetta questo compromesso e con troppa fiducia nei propri mezzi immagina di “ingannare” comunque Terry con i “malloreddus” al pesto (per evitare almeno una pentola da lavare) ma non fa i conti con la seienne so-tutto-io: “Terry i “malloreddus” sono un tipo di pasta. Dovresti saperlo, non dire che non ti piace … sono buoni.

Ed ecco che la piccola duenne so-tutto-io si trasforma in Rabbia e col fuoco che le esce da ogni poro del corpo grida:

nooooooo io vuole pata al peeestoooo

actor-rabbia-2c4aa98e7d72262725fa847bc126232174b66bf3588b017efa4dbabffd4ad438

pastaMaggie, armata delle migliori intenzioni che nemmeno Alberto Angela in Ulisse, apre la dispensa, recupera un pacco di “malloreddus” e li mostra a Terry: “Vedi Terry? Sono anche tutti colorati! Sono buoni e sono pasta. Va bene se mamma ti fa questa per pranzo?”

Ah beata innocenza! La rabbia di Terry raggiunge livelli assoluti: corre in dispesa, acchiappa un pacco di mezze penne e strilla:

Tu non sai niente! Queta è pata! Quella no è pata!! Io vuole pata al pesto!!! Queta è pata quella non place io vuole pata al peto!!!”

Maggie ferita nell’orgoglio scappa in cameretta, sbatte la porta, si butta nel letto e degna delle migliori tragedie greche, urla piangente: “lasciatemi piangere in pace!

E Lenticchia? Ha osservato da lontano la scena convinta che l’una e l’altra debbano trovare un modo per comunicare anche perchè, quando si ruberanno il fidanzato, possano trovare le parole giuste prima di scatenare la rissa.
Quando però la situazione è degenerata è entrata in azione come il migliore deus ex machina ed ha risolto la situazione: “Terry vieni qui. Vedi amore questa cosa forse non la sai ma anche i “malloreddus” sono un tipo di pasta. Sono fatti in Sardegna e sono molto buoni. A te non piacciono ma Maggie non lo sapeva. Ora vai da lei e dille che hai capito che anche questa è pasta ma che tu non la vuoi

Terry si arrampica sul letto di Maggie, la coccola e le dice

Maggie ora lo so che quella è pata ma io vuole pata al peto non quella.

Pace fatta.

Finalmente tutte si siedono a mangiare ma evidentemente lo scontro dei due mondi era appena all’inizio.
Come sempre, Terry chiede a Lenticchia “Mamma coa fa il fratellino?”

“Amore sta mangiando adesso”

“E cosa sta mangiando?”

“La pasta amore”

“Ah come mamma”.

Interviene Maggie so-tutto-io,  “Terry e il fratellino nella tua pancia cosa sta mangiando?” (Terry è convinta di avere anche lei un fratellino nella pancia, lo coccola ci parla e ovviamente lo nutre)

“Il mio fratellino angia yufu fagola (mangia yogurt alla fragola)”.

Ed ora il disastro. La mente quadrata di Maggie non tollera collocazione di pasti fantasiosi in orari non congruenti perciò sentenzia: “Ma che dici! È ora di pranzo, mangia la pasta mica lo yogurt!”

774977_528471633852842_26061676_oEd ecco che la piccola Terry stavolta si trasforma in versione super Sayan e, con tutto il fiato che ha in gola, urla :

BA STAAAAA!!!!! Il mio fratellino angia yufu fagolaaaaaa”

Questa volta Lenticchia non può resistere senza intervenire, le mancano proprio le forze per assistere all’ennesimo scontro verbale perciò lancia un’occhiataccia a Maggie e, sfruttando le capacità telepatiche che solo le donne hanno, le intima di cucirsi la bocca e continuare a mangiare. che se il fratellino aveva voglia di yogurt poteva mangiare lo yogurt.
Non l’ha proprio convinta ma Lenticchia ha capito che, se usata con convizione, l’autorità materna sortisce ancora qualche, debole, effetto.

Almeno fino al prossimo uragano.

 

Condividi se ti è piaciuto
Share

Coraggio, regalaci un commento stupefaccente

Collegati con il tuo account social:

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *