Come fate?

Siamo ormai alla settimana 39 e la domanda che viene rivolta più spesso alla Stupefamiglia è: “Ma come fate?”

[momento verità]
Ok, la domanda più frequente era ed è un’altra, ovvero:”Quando nasce?”figlie fate
Alla terza gravidanza, la Stupefamiglia non fa più caso a quella famosa domanda che diventa giorno dopo giorno più assillante; solo Atpco manifesta ancora una leggera insofferenza che riesce a sfogare catalogando un po’ le persone.
Partendo da “Quando nasce?” (sia in versione smemorato semplice che cronico) fino ad arrivare alle sue varianti come:”Ma.. ancora niente?” (il vago) / “Si fa attendere eh?” (il burlone) / “Ma se sono gemelli?” (burlone bis) / “Tua moglie ha partorito?” (il GIP accusatore) / “Ricordami la scadenza?” (l’apprensivo) / “Quanti giorni mancano? aspetta sei alla x settimana vero?” (il precisino) / “Mi raccomando tienimi aggiornato, mandami un messaggio in qualunque momento!” (l’esagerato).
[fine momento verità]

La domanda:”Ma come fate?” è invece una new entry sempre più presente nelle orecchie di Atpco e Lenticchia.

pollyannaCome fate senza genitori vicini?

Sì è vero, non ci sono famigliari stretti nei dintorni di Derthona. Il più vicino si trova a 450Km. A volte però la distanza può essere anche un vantaggio: puoi sbagliare senza che nessuno te lo faccia notare continuamente.
Inoltre la Stupefamiglia ricorda perfettamente che nel manuale d’uso di Maggie e Terry non c’era scritto:”tenere vicino alla portata dei nonni”. Non hanno ancora ricevuto il manuale per la numero tre ma con molta probabilità questa postilla non sarà presente nemmeno stavolta.

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Come fate con 3 bimbe?tre bimbe

C’è un piccolissimo particolare che Atpco vorrebbe far notare tutte le volte che gli viene rivolta questa domanda: “la numero tre deve ancora nascere! come faccio a dirtelo? Ritenta e sarai più fortunato”.

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Come fai (Lenticchia), se lui (Atpco) è fuori tutto il giorno al lavoro e non ti può aiutare?”

Qui l’ego di Lenticchia vorrebbe rispondere che il problema molto spesso si presenta quando Atpco torna dal lavoro.
Fortunatamente Atpco non è fuori tutto il giorno: non fa né il marinaio né il camionista. Ci son cose poi che, se anche volesse, Atpco non riuscirebbe proprio a fare (allattare?!?) e ci sono altre cose di cui Atpco riesce ad occuparsi e non perché deve dare una mano a Lenticchia ma perchè gli piace davvero (altrimenti non si spiega perchè abbiano deciso di regalare al mondo 3 bimbe). E, causa distorta e trasposta deformazione professionale in ambito familiare, Atpco è convinto di poter dare una mano anche a distanza (o da remoto come è d’uso dire nel suo ambiente lavorativo).

Comunque vada panta rei (cit.)

La verità è che la Stupefamiglia non lo sa proprio come faccia. Il più delle volte non ha nemmeno il tempo per farsi questa domanda.

Mentre pensa ad una soluzione per qualcosa, deve già arrabbattarsi per trovarne un’altra ad un imprevisto non prevedibile.
Proviamo a fare un esempio che renda l’idea di come flessibilità e resilienza siano alla base della vita quotidiana della Stupefamiglia. Per aiutarli durante i giorni che inevitabilmente terranno Lenticchia in ospedale, la Stupefamiglia decide di rivolgersi ad una babysitter “fidata”.
Prendono appuntamento nella settimana 37 per conoscersi meglio, in particolare con le bimbe: “ci vediamo martedì pomeriggio”. Martedì mattina messaggio di scuse:”avevo un altro impegno con un’altra famiglia, possiamo fare domenica?”
No problem, pensa la Stupefamiglia, in fondo sta iniziando la settimana 38, rimandiamo a domenica.

Domenica mattina altro messaggio della baby sitter: febbre a 39, sto a letto, sono infetta.
No problem, rimandiamo a giovedì. Giovedì, ennesimo messaggio: macchina rotta, babysitter bloccata.

Alla fine questa babysitter è stata licenziata prima ancora di averla mai vista all’opera. Ma la Stupefamiglia lo fa per la babysitter stessa: temeva che insistendo ulteriormente si potesse prendere il colera.

Quindi punto e a capo. Nuovo giro nuova corsa e, dopo un lungo brainstorming tra i capi di casa (via chat prima e durante la preparazione della cena poi), il problema babysitter è stato superato.

And singing in the rain (cit.)

Laddove la Stupefamiglia non arriva c’è la generosità di tanti amici e conoscenti che si sono offerti di dare una mano.
Una signora, per “tranquillizzare” Lenticchia, le ha detto:“Ma come fai se tuo marito non c’è in casa, siete senza nonni e con tre figli (magic combo ndr)? Mia figlia ha 4 nonni e spesso la sera è distrutta e non sa come fare!
Ma poi, un attimo dopo, ha anche aggiunto:“Se avete bisogno io vi do una mano… tanto sono una nonna”.
C’è poi la fruttivendola, quella dove Lenticchia è andata solo due volte in 8 mesi perché cara come il fuoco ma che, allo stesso tempo, è la stessa persona con cui scambia due parole di tanto e le ha offerto una mano:“Tanto so dove abiti, ti conosco. Non farti problemi te le guardo io le bimbe”.
C’è la zia acquisita a cui non si può mandare un messaggio che è pronta a prendere un treno al volo per essere con noi (Grazie zia Panda!).
C’è la mamma che si è data disponibile nel caso in cui le contrazioni partissero nel cuore della notte e che ha svegliato in malo modo il marito alle 4 perchè:”MI È ARRIVATO UN MESSAGGIO WHATSAPP.. STANNO ARRIVANDO SVEGLIATI!!!” ma era solo una notifica in ritardo..
C’è la vicina del settimo piano che incontri solo in ascensore ma si premura di farci sapere:“io non ho figli, suona in qualunque ora del giorno e della notte che ti guardo le bimbe”.
Ci sono poi le persone che stanno attraversando momenti ancora più incasinati di quelli della Stupefamiglia e che, nonostante tutto, si offrono per dare una mano:”tieni presente che in emergenza, posso darvi una mano“.

E quindi, come fate?

In Sardegna si dice:”fadeusu cumm’enti fainti in Bosa” (Facciamo come fanno a Bosa).  E’ chiaro che Atpco e Lenticchia non sanno come facciano ma nessun genitore sa veramente come si faccia a sopravvivere ai figli.
Sanno perchè lo fanno:

“Una figlia. Uno sbalordimento. Una perfezione. La cosa più nuova al mondo. Così piccola. Così piena di segreti. E ogni giorno porta nuove meraviglie: poiché ogni sorriso, ogni gesto è un incanto, ogni cosa è inattesa. Il suo volto si illumina quando tu…proprio tu, entri nella sua visuale. Le tue canzoni la deliziano, solo tu sei quella che la fa addormentare a carezze, allontanare le sue paure, portarla dalle lacrime al riso.”
Pam Brown

 

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2 commenti

  1. Come vorrei essere li con voi!!!?

Coraggio, regalaci un commento stupefaccente

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