7000 caffè

Lenticchia non ha mai amato troppo il caffè ma ci sono momenti nella sua vita in cui ha dovuto cedere all’effetto inebriante di questa bevanda per cause più forti di lei: no, nessuna sbronza o notte brava ma le sue figlie.

Prima della nascita di Pulcina si era proposta di imporre insegnare le gioie del “meigamma” (‘riposino dopo pranzo’ in sardo ndr.) a Terry.
Con Maggie aveva rinunciato da tempo: non ha mai dormito molto e dall’inizio della scuola l’ansia dei compiti ha avuto la meglio, o meglio, è stata la scusa ufficiale per saltare l’odiatissima nanna del pomeriggio.

FASE UNO: TERRY. La speranza

sonnoNei mesi precedenti al parto, Lenticchia ha fatto un ottimo lavoro con Terry: ogni giorno, puntualmente tra le 14 e le 14.30, Mamma ho sonno e via … relax sino alle 17.00.
Dopo la nascita di Pulcina, Terry ha bisogno di un supplemento di coccole per addormentarsi ma basta stare con lei qualche minuto (nel frattempo Pulcina piange disperata ma Lenticchia fa finta di non sentire nulla come se il pianto fosse una dolce colonna sonora) per vederla cedere al sonno.

FASE DUE: PULCINA. La vicinanza

sbadiglio

A quel punto Lenticchia passa alla fase due della sua strategia il cui obiettivo finale è dormire dormire dormire. Per prima cosa corre da Pulcina e le porge il suo ciuccio materno per farla calmare. Lenticchia é perfettamente consapevole che l’effetto “sbronza da latte” ha una durata limitata ma godrà di quel tempo sino all’ultimo secondo seduta a russare svolgere il suo ruolo di nutrice.

 

 

FASE TRE: MAGGIE. La complicanza.

Prima di questo agognato e godurioso momento, intima a Maggie di fare i compiti in religioso silenzio e di non fare continuamente la spola tra la cucina e la stanza da letto perché Pulcina non ama essere disturbata mentre mangia e mamma non ama essere interrotta mentre russa.

A Maggie la raccomandazione suona come “bla bla bla bla” perciò dopo 30 secondi é in camera da letto per un motivo che varia dal  “ho aperto il quaderno per fare i compiti
/ “mamma vedi la matita scrive?
/ “ma come si disegna un fiore?
/ “mamma mi manca il blu”.
Lenticchia :Ti serve adesso?
Maggie:No… era per dirtelo
“.

È abbastanza chiaro che la strategia abbia ancora delle lacune, motivo per cui Lenticchia ha ormai rinunciato a dormire di pomeriggio.

La costanza della lagnanza

I miracoli accadono e infatti, raro come il sole in Lapponia a dicembre, puà capitare che un pomeriggio all’anno Maggie dica:”mamma posso dormire?
Lenticchia:ceeerto amore“. “Evviva”, pensa, “riposo assoluto”.

E’ successo pochi giorni fa e Lenticchia si pregustava la riuscita del suo piano perfetto: infatti, ore 14.30, Terry puntualissima:”mamma ho sonno“.
Lenticchia come un perfetto generale in battaglia le sistema nel letto, bacio, coccole e “ora nanna bimbe“.
Recupera Pulcina in lacrime, l’attacca alla fonte di latte e silenzio, poggia la testa pronta ad accogliere il meritato sonno che spalanca le porte al paradiso delle mamme distrutte quando … “Mamma io non riescio a domire” (Terry).

Ok, finora questa strategia non ha mai funzionato ma la pazienza é la virtù dei forti, nel frattempo … Lenticchia continuerà ad abusare di caffè per restare in piedi e minimamente lucida sino a sera.

SkyRace e dintorni

E Atpco?
Per lui la situazione è diversa.. a lui i problemi capitano di continuo, ma ancora più spesso se li crea.
Per il periodo pre/post nascita di Pulcina ha deciso di salutare gli amici di Emergency ed evitarsi qualche nottata per dare una mano in casa.
Tutte le energie dovevano essere riservate per la nuova arrivata e la stupefamiglia, secondo i piani di Lenticchia. Soprattutto le notti, per evitare di doversi presentare in ufficio con le tipiche occhiaie da panda e il termos di caffè.

Peccato che Atpco si sia imbarcato, volontariamente e (inco)scientemediavolonte, nell’avventura di organizzare la prima Skyrace della Sardegna.
Data presunta della nascita di Pulcina? 8 marzo.
Data certa della Skyrace? 9 aprile.
Si dice che il diavolo faccia le pentole ma non i coperchi: Atpco in questi giorni riesce a fare benissimo il bollito.

Eccolo infatti, bollito mentre il resto della stupefamiglia dorme, lì a mandare mail, scrivere post, trovare immagini e cazzeggiare  lavorare in chat con l’allegra brigata che vuole realizzare questa impresa.

Se da un lato è molto contento di quest’avventura, dall’altro è conscio che forse poteva farne a meno in questo momento storico della sua vita.

Il bisogno di vacanza

Il top è stata la notte della chiusura delle iscrizioni: dopo una luunga settimana proprio di venerdì!
Il giovedì Dr. Zack avverte in chat: “Allora domani sino a mezzanotte Atpco dovrà verificare tutte le iscrizioni e soprattutto inserire quelli che mandano mail, io non potrò farlo perché sarò in reparto”
Poi aggiunge, per essere più chiaro:”Sarà abbastanza un casino”

Atpco non può far altro che fare buon viso a cattivo gioco:”Grazie mille Dr. Zack. Per fortuna non me lo hai detto domani alle 22″

Dr. Zack lo rincuora: “Ci ho pensato ora […] Venerdì notte di fuoco”.

Tutti, in particolare Atpco, temevano l’iscrizione dell’ultimo minuto: quella che avrebbe potuto causare casini a non finire. E invece?
L’ultima iscrizione è avvenuta alle 21.21. Atpco, dopo un buon caffè, ha trascorso la notte a mandare mail a distratti/ritardatari/impediti senza sortire alcun effetto … se non quello di rimanere sveglio da solo davanti al pc fino alle 00:15 aspettando mail mai arrivate.

Al mattino dopo … l’amara sorpresa: un atleta aveva inviato una mail alle 00:37.

Ma d’altronde la vita di Atpco assieme a quattro donne è già abbastanza dolce e allora ecco spiegato il motivo del suo affannarsi … come dice infatti Alex Zanardi:

La vita è come il caffè: puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi, ma se lo vuoi far diventare dolce devi girare il cucchiaino. A stare fermi non succede niente.

 caffè

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