L’arrivo di Pulcina

ATTENZIONE: il post potrebbe interessare solo a mamme / donne in stato di gravidanza / uomini che soffrono di gravidanza isterica. Il racconto non è di quelli particolarmente divertenti e interessanti ed è anche lungo: se non rientri nelle categorie indicate sopra puoi saltare fino al punto IN CINQUE.

Pulcina è arrivata nella stupefamiglia!
In una bellissima mattinata di sole, è venuta alla luce alle 12:33. 3,520 Kg per 51 cm.
Già dal parto Pulcina ha fatto capire che sarà tutto identicamente e diversamente uguale a quello che la stupefamiglia ha già vissuto. Per fare un esempio Maggie e Terry alla nascita avevano gli stessi numeri: 3,560 Kg per 52 cm. La differenza con le sorelle maggiori è quasi impercettibile, ma c’è.
Pulcina ha ascoltato in tutto e per tutto Lenticchia:

  • Lenticchia voleva fosse femmina: fatto.
  • Lenticchia non voleva aspettare all’8 marzo (dpp che sarebbe coinciso con taglio cesareo): fatto.
  • Lenticchia voleva un parto al mattino: fatto.
  • Lenticchia voleva partorire in tempo per il pranzo: fatto.

Tutto ha avuto inizio sabato sera all’ora di cena.
Lenticchia comincia a sentire le prime contrazioni e dice ad Atpco:”mi sa che ci siamo, dobbiamo avvertire la vicina!“. Atpco, forse sfinito da mille falsi allarmi, reagisce con un filo di indelicatezza:”Ma dici vero?!? No dai.. un’altra volta di notte???

Mangiano in fretta e furia; mettono le bimbe a letto; la vicina viene pre-allarmata e risponde:”lascio il cellulare acceso. Quando è il momento avvisatemi”.
La nottata che ne è seguita non è stata delle migliori: tra le contrazioni di Lenticchia e le bimbe che hanno evidentemente avvertito il cambiamento fiondandosi entrambe nel lettone, Atpco ha dormito 23 minuti, Lenticchia non molto di più (si appisolava tra una contrazione e l’altra).

Ore 7

La svolta: Lenticchia sveglia Atpco e gli dice:”ho le contrazioni ogni 5 minuti: andiamo in ospedale! Ti faccio il caffé
Atpco, che la sera prima aveva preso in seria considerazione l’idea di dormire vestito, è ancora frastornato e non capisce il nesso logico tra le due frasi ma decide di entrare in modalità “hai-sempre-ragione-tu” e asseconda Lenticchia.
Caffè preso, vicina svegliata, baby sitter contattata: si parte!
Atpco ha il suo primo rimpianto:”non ho pensato ad una playlist per il viaggio in ospedale! Che musica metto?
Becca Occidentali’s Karma e Atpco pensa vada bene: è entusiasta, balla come la scimmia e canticchia cercando di trasmettere un po’ di serenità e buonumore a Lenticchia che nel frattempo si domanda perché abbia sposato un cretino come Atpco.
In ospedale solita trafila tra infermieri, ostetriche e dottori.

Le domande e le reazioni sono sempre le stesse:- è il primo figlio?
Lenticchia risponde:“no. la terza
Complimenti! e il sesso degli altri due?
Lenticchia risponde:“Sempre femmine. Ho tre femminucce!
Ah, brava signora! – poi si girano verso Atpco commiserandolo un po’.

I complimenti si trasformano in entusiasmo e per poco non parte la ola quando si scopre che Lenticchia, nonostante numerosi problemi nei precedenti parti e nonostante il primo fosse cesareo, abbia cercato due parti naturali.

Ore 9

stanza

Prima visita pre-tracciato con un’ostetrica molto simpatica. Lenticchia cerca subito solidarietà femminile (forse non aveva gradito le attenzioni fin lì ricevute da Atpco?!?) “Ci vorrà tanto? Ce la farò?!?
La risposta dell’ostetrica girl-power è meravigliosa:”Signora, certo che ce la faremo: siamo donne!
Risultato della visita: dilatazione già in atto, 3 cm.
Ricovero immediato in camera 12, letto 26.

Ore 10

In stanza continua il travaglio di Lenticchia. Il tracciato mostra contrazioni sempre più forti e sempre più ravvicinate ma non basta. La compagna di stanza non c’è, Atpco e Lenticchia pensano stia facendo un cesareo, ma passano i minuti e il suo letto non torna. Per fortuna hanno altro a cui pensare, soprattutto Lenticchia mentre Atpco ha il suo secondo rimpianto della giornata. Fa partire con il cellulare l’indimenticabile “Vattene Amore” della coppia Minghi-Mietta.


Lenticchia urla:”Spegni subito quell’affare
Atpco, impavido, prova a ribattere:”Ma, è per Pulcina, così capisce che deve uscire di lì” (pensa inoltre al verso “Perderemo il sonno credi di no?”)

Le contrazioni sono sempre più forti. L’ostetrica girl-power porta una palla psicomotoria blu per far sedere Lenticchia durante le contrazioni e appoggiarsi sul letto. Verso le 11 la palla viene scaraventata quasi in corridoio da Lenticchia mentre Atpco comincia a ricevere i simpaticissimi messaggi carichi d’ansia dei parenti:”non ci fai sapere nulla?” . Evidentemente il messaggio che aveva mandato al mattino non era stato sufficientemente chiaro:”[05.03.17 07:40] Attendete news e non rompete ?”.

 

Ore 11:30

Le contrazioni sono ormai una ogni due minuti. La dottoressa girl-power sentenzia:”Stai andando benone. la dilatazione adesso è di oltre 6 cm. È ora di andare in sala travaglio e di affidarti ad Anna”.
Anna è un’ostetrica freak-new age che Atpco e Lenticchia conosceranno più tardi come la donna che parlava con gli uteri: un’uterologa più che un’ostetrica.

Kamasutra parto

Anna li accompagna in sala parto e lì, agile come un gatto, mostra il kamasutra delle partorienti:”Se vuoi puoi metterti così! In Francia usano tanto questa posizione. Ah ma guarda se preferisci anche di lato..vogliamo farlo di lato?”
Insomma dopo un breve ma intenso ripassino di tutte le posizioni possibili con cui una donna può mettere al mondo il proprio figlio, pronuncia le parole più importanti, quelle che qualunque donna vorrebbe sentirsi dire in momenti così delicati e difficili:”Non ti devi preoccupare: tu fai tutto quello che ti senti. Siamo noi ad addattarci a te, non il contrario. Sono pronta ad aiutarti in qualunque modo e vedrai che ti aiuterò a far nascere Pulcina“.
Il tono di voce di Anna è perfetto: calmo ed empatico al punto giusto! Nei precedenti parti Lenticchia aveva avuto a che fare con equipe di anche dieci persone ma non aveva mai provato tanta solidarietà e comprensione come nella voce di Anna.

Lenticchia decide di camminare in lungo e in largo per la stanza. Atsgabellopco l’accompagna sempre, anche quando usa lo sgabello che Anna le ha proposto, impavido e silenzioso, nonostante gli ettolitri d’acqua che Lenticchia richiede e la forza sovraumana con cui gli stritola il braccio.

Lenticchia è molto stanca e mostra segni di impazzimento: “fatemi morire, portala fuori tu, fatemi il taglio, voglio il pranzo!”
È in questo momento che i due prossimi tri-genitori scoprono la vera natura di Anna: l’uterologa infatti dà il meglio di sè.
“Brava, stai andando benone. La stanchezza è un bel segno, significa che il cervello non ce la fa più e sta lasciando spazio alla parte animale che è in te. Ora parla con il tuo utero (!). Digli di aprirsi per lasciar passare la tua bambina. Stai per fare una cosa grandiosa, sei una donna forte, ma il tuo utero deve ascoltarti. Il tuo utero deve ascoltare la parte più animale di te e darle retta. Chiedi alle tue antenate di mandarti la loro forza e aiutarti in questo passaggio, la forza delle donne della tua famiglia ti aiuterà in questo momento e presto riempiremo la culla con una bella bambina. Parla al tuo utero Lenticchia, liberati della razionalità, sei un animale e sei una donna, coraggio”.
E così via con discorsi di vario genere sempre incentrati sulle facoltà dell’utero di Lenticchia.

Ore 12:15

La dilatazione è completa. Lenticchia fa fatica a stare seduta, a stare in piedi, a stare sdraiata: fa fatica in qualcune posizione.  La visita di Anna è prevista per le 12:15.
Lenticchia è sul letto nella posizione che possiamo definire “classica” e comincia ad arrivare la flotta del personale ospedaliero che Lenticchia è abituata a vedere durante il parto perchè i suoi parti sono sempre “a rischio”.
Atpco fa una domanda dettata dall’ignoranza (sì, anche con due parti nel curriculum si possono avere ancora dei dubbi):”Ma… le acque… come si rompono? Le rompe la bimba, voi o sono le contrazioni?”
Anna risponde:”Le rompe la bimba se entra nel canale e sarebbe meglio così perchè le acque agevolano l’uscita. Altrimenti interveniamo noi ma visti i precedenti aspetterei per evitare complicazioni. La mamma le rompe se ci sono contrazioni molto molto forti
Detto fatto. Lenticchia ascolta questo discorso e non rompe le acque: provoca uno tsunami. Il palloncino che per 9 mesi ha avvolto Pulcina viene D I S I N T E G R A T O dalla potenza di Lenticchia.
Anna lo fa notare con un po’ di frustrazione perdendo l’aria new age che l’avvolgeva sino a qualche secondo prima e tornando una di noi :”Ecco: l’ha rotto! Adesso bisogna stare calmi e dare delle spinte per farla nascere”.
A questo punto Lenticchia dà il meglio di sé.
Con due contrazioni e altrettante spinte Pulcina si affaccia al mondo ma solo un pò.
Anna prova a consigliarla:”Lenticchia, riposa e aspetta la prossima contrazione. Non è ancora uscita, dopo spingila fuori “. Ma Lenticchia non ha voglia di aspettare: senza contrazioni, si trasforma in Super Sayan e spinge fuori Pulcina in men che non si dica.
Sono le 12:33.

Anna ancora stupita dopo qualche minuto esclama:” l’ha buttato fuori lei, aveva fratta non ha aspettato nemmeno le contrazioni“.
Certo che aveva fretta… stavano per passare il pranzo!

Pulcina forse pensando a quello che aveva appena passato e al fatto che sia stata spinta via contro la sua volontà, decide di inaugurare la sua vita regalando a Lenticchia una buona dose di fortuna sotto forma di meconio sulla pancia.
La fresca tris-mamma però non se ne cura: tutto è passato, ora è soltanto felicità.

felicità

Petali di me – Serena di Caprio

 

In Cinque

Atpco ha registrato questo dialogo dolcissimo tra le due sorelline mentre andavano a conoscere Pulcina in ospedale:
M:”Io sono emozionata che c’è Pulcina. Mi sto agitando da quanto sono felice
T:”Io no
M:”Come no? Non sei felice?
T:”Io non lo so
M:”Secondo me sei triste…
T:”
M:”È perché è la tua prima volta che non c’è mamma.

Adesso la stupefamiglia è a casa che cerca di ricostruire nuovi equilibri e tenere in piedi quelli fragili sopravvissuti all’arrivo di Pulcina.
Atpco i primi giorni era incasinato ma anche stavolta ne è venuto a capo.
Lenticchia sta bene. Affronta stoicamente le “gioie” delle poppate (non ama allattare: ogni volta che qualcuna dice che allattare è bellissimo lei fa le smorfie) e gli scleri delle bimbe fingendo una tranquillità e forza interiore invidiabili. Atpco pensa sia diventata buddista o forse la filosofia new age della sala parto le è entrata dentro ed è diventata parte di lei.
Maggie era preda delle emozioni che non riusciva a gestire. Troppo felice per stare ferma o per smettere di saltare nei giorni precedenti al parto, poi è arrivata Pulcina ed era ancora più felice e ora è impossibile fermarla.
Terry sta affrontando un momento molto complicato. È arrabbiata con Lenticchia ma non lo sa. Sa di essere arrabbiata ma non riesce a capirne il motivo e quando non ce la fa più esplode in crisi di urla, pianti e lancio di oggetti.
Per fortuna la rabbia è rivolta verso Lenticchia e Maggie i suoi punti fermi femminili. Si è sentita improvvisamente messa da parte, non più al centro della loro attenzione ed ha bisogno di tempo per capire il suo nuovo posto nella sua famiglia.

Tutte cose che la stupefamiglia ha già affrontato con Maggie: sbatteva le porte e urlava contro Lenticchia ma riempiva di coccole Terry.

Insomma, tutto nella norma.

La nascita di Pulcina poteva essere stupefacente si è rivelata tutto sommato normale e questa la rende sicuramente “eccezionale” nella vita della stupefamiglia.

In fondo come qualcuno cantava una ventina di anni fa:”l’impresa eccezionale è essere normale che oramai qui da noi non è più banale”.

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Un commento

  1. Siete magnifici!!!!

Coraggio, regalaci un commento stupefaccente

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