Chiacchiere sotto l’ombrellone

Chi non ama il mare, le vacanze, l’ombrellone (o “lollebbrone” come dice Terry)?

Il rumore delle onde, un libro e una bibita ghiacciata da sorseggiare prendendo il sole, addormentarsi un po’ distesi sull’asciugamano. Avete presente la scena?


Beati voi, perché Atpco e Lenticchia, da quando hanno figli, non ricordano più cosa significhi il relax da spiaggia ma conoscono molto bene lo stress da spiaggia.

Lasciate ogni speranza voi ch’entrate
E state*

 

flinstones mare ombrelloneAndare al mare con i bimbi, infatti, è una gara di resistenza con durissime sfide da affrontare.
C’è la prova di <urla controvento> :”Vieniiii quiiiii che ti spalmo la crema” – “Non andare dove l’acqua è alta. Non sei un delfino e non sai nuotare” – “No! Che fai? non lanciare i sassi in acqua!Non vedi che è pieno di gente?! Non m’importa se è divertente” – “cos’è successo? perchè state piangendo?”
C’è poi la prova di <10 minuti di fondo con panino>: è una prova durissima di resistenza in cui un panino deve rimanere nelle mani di Maggie o Terry almeno per la durata necessaria che venga ingurgitato senza che questo caschi nella sabbia.
Ci sono i <100m sulla sabbia bollente> quando una bimba urla:”Pipìì”.

 

Lì dove siete, com’è che state? Ci state bene?*

E se prima una delle attività più divertenti per Atpco e Lenticchia era captare i discorsi dei vicini d’ombrellone ora l’attività su cui si esercitano di più, nonché la più difficile, è sicuramente lo <spegnimento orecchie sincronizzato>.
La prova consiste nel far finta di non aver sentito qualunque parola proferita da minorenne, senza farsi prendere da raptus omicidi, nemmeno quando cominciano le domande ripetute ossessivamente:”Andiamo in acqua?”/”Possiamo andare in acqua?”/”Quanto manca ad entrare in acqua?”

Atpco riesce a rimanere nella posizione della sfinge per diversi minuti sperando che le bimbe se ne vadano autonomamente ma non succede mai. Ogni tanto rompe le righe per esclamare:”Arrivo … tra un minuto”.
Maggie ormai conosce la tecnica:”Quando dici <un minuto  e arrivo> passano sempre infiniti minuti! dai babbo portaci in acqua

 

Tra le granite e le granate*

E così quest’anno, la Stupefamiglia, ha trovato una divisione dei ruoli molto precisa: Atpco tiene a bada le due bimbe grandi e gioca con loro tra le onde, Lenticchia resta sotto il gazebo e capta i discorsi dei vicini mentre è seduta ad allattare.

Amica 1:” Io mi faccio cremare così la gente non è costretta a venire in cimitero.

Amico 1: “Io non vado mai in cimitero tanto una volta che uno è morto si riempe di vermi. E cosa vado a fare compagnia ai vermi? Quando impareremo a cucinarli magari sarà più interessante andare in cimitero, cibo gratis

Amica 2:” Cioè vuoi dire che uno nasce, soffre e muore per poi diventare solo cibo per vermi e dopo niente? Ma dai non è giusto così! Io credo che ci sia qualcosa dopo altrimenti non vale, non è giusto. Per esempio io vado da mamma in cimitero,  le parlo e le chiedo i numeri e le altre cose che mi servono e se si avvera so che mi ha ascoltata.

Amico 1:”Cioè le parli a voce alta? Ma sei matta? Parli con i vermi lo sai?

Amica 2:”io parlo a voce alta altrimenti mamma non mi sente, era sorda..in effetti è strano lo so infatti qualcuno mi chiede se sto bene..”

 

Hotel di lusso nei villaggi dei pigmei*

 

Qualche giorno dopo, Lenticchia intercetta un evergreen delle conversazioni sotto l’ombrellone: la tintarella.

Piccola parentesi sull’argomento: quando vivevano in Sardegna, nessuno badava alla pigmentazione di Lenticchia ed Atpco. Se qualcuno notava qualcosa di diverso il commento, al più, poteva essere:”Ah! sei stato al mare in questi giorni”.

Lontani dall’assolata isola, invece, la cosa è molto sentita: Lenticchia ha perso il suo colorito olivastro mentre Atpco ha assunto una tonalità simil-Casper ed è abbastanza curioso che ora suscitino interesse sia nei compaesani (sotto forma di preoccupazione) quando arrivano:”Là il continentale … ge sesi groghisceddu (bianco come un morto ndr)” e dubbi/perplessità nei continentali quando rientrano:”Ma non ti sei abbronzato nulla… Eppure in Sardegna c’è il sole“.
(ma dai?!?Ma l’hanno detto al telegiornale? ndr).

Andando in vacanza a giugno poi, qualunque abbronzatura svanisce dopo poche settimane: così immancabilmente ad agosto c’è sempre chi, di ritorno dalle ferie abbronzato come Carlo Conti, esclama disgustato:”Ma davvero non vai più in vacanza? Almeno per riprendere un po’ di abbronzatura“.

I primi anni Atpco e Lenticchia non capivano questo interesse per la tintarella e e alcune dinamiche su questo status quo rimanevano oscure: per fortuna, quest’anno la vicina di ombrellone ha tolto ogni dubbio.

 

Mente sana e corpo fatiscente*

 

flistones amiche sole chiacchiereVicina ottuagenaria, orgogliosamente in topless, sentenzia:” sì una mia amica molto intelligente mi ha detto che dopo una settimana bisogna farsi una lampada che aiuta a mantenere l’abbronzatura per tutta l’estate. (…) ma no, non puoi mica fare la figura del morto di fame abbronzato a giugno e bianco ad agosto perché a giugno costa meno!”

Dopo la considerazione profonda, l’ottuagenaria prova a reclinare lo sdraio ma senza successo quindi chiama amichevolmente il bagnino e ribadisce il concetto: “Scusi mi cerca un lettino che si sdraia, non posso perdere tempo a portar giù il lettino, è veramente complicato.
Hanno inventato di tutto ma nessuno pensa a semplificare sti così.
A lei sembrerà una cavolata ma poi l’abbronzatura viene a strisce e non posso più uscire di casa che a Milano sembri un morto di fame, sa?
Anche l’apparenza conta e farsi vedere in giro a strisce non aiuta
.”

Più tardi, nel pomeriggio, l’ottuagenaria fa la conoscenza della Stupefamiglia:” ah che belle queste bambine, come vi chiamate? E il fratellino? Ah no è femmina?!?
Suo marito sarà disperato…tra l’altro dov’è?
La lascia da sola al mare con tre bambine piccole?
Ah è là…non l’avevo notato.

Certo però non deve essere facile decidere di fare il terzo e scoprire che è femmina.
Guarda come cerca il latte!
Ah io avrei sempre voluto tre figli..
Quanti ne ho?? Ah nessuno per carità mi manca l’istinto materno
“.

Questa simpatica ottuagenaria dispensatrice di coerenza e verità ne ha anche per il marito non nel massimo della forma fisica:”Ma vergognati, non ti puoi spogliare in spiaggia (levarsi la maglietta ndr.): spaventi tutti! E chi se ne frega se senti caldo, devi avere rispetto per la gente che si spaventa se ti vede, sei inguardabile, copri le tue nudità. “

Anche a voi è capitato di sentire racconti bizzarri sotto l’ombrellone? Condividetelo con un stupecommento!

 

 

 

 

 

*  “Tra le granite e le granate” (F.Gabbani): una delle hit dell’estate 2017.
Maggie la canta il pezzo delle domande “Lì dove siete, com’è che state? Ci state bene?E state ” costantemente e perfettamente fuori sincro per poi rifarsi gridando a squarciagola “NA NANA NA NANA NANANA NA”! Mitica.

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