Una vacanza da corsari – dulcis in fundo

Premettendo le premesse e visti gli imprevisti, la prima vacanza in campeggio e in Corsica poteva finire molto molto male.
E invece? A dispetto di tutto, la vacanza è andata bene.

Procediamo per temi, stile intervista doppia con le impressioni di Lenticchia e Atpco.

VIAGGIO

Lenticchia

Non ci siamo fermati mai più di qualche ora nello stesso posto.
Abbiamo cambiato programmi dieci volte solo perchè “così è meglio”. Abbiamo camminato tante ore in mezzo ai sentieri non segnati verso spiagge nascoste solo perchè la nostra Lonely Planet (grazie Richards ndr) diceva che meritava la fatica.
ora, io, –Lenticchia– vorrei parlare a quattr’occhi con quelli della guida per spiegargli l’importanza degli aggettivi “facile – per le famiglie” perchè sentieri senza ombra a 35° di luglio non sono proprio facili e nemmeno per le famiglie.

 

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Abbiamo visitato almeno due spiagge diverse ogni giorno e ho guidato per 29h.

Eravano talmente abituati a muoverci, a camminare e a vedere sempre cose nuove che, l’ultimo giorno, quando siamo ritornati due volte nella stessa spiaggia Maggie ha esclamato sconsolata: “Nooo la stessa spiaggia di stamattina?!?

BAMBINE

Lenticchia

Le bambine si sono adattate in modo speciale alla vita da campeggiatori. Maggie, nota per la sua mania per l’igiene e la pulizia (in spiaggia è capace di scavare fossati e costruire castelli senza sporcarsi di sabbia nemmeno gli alluci) si è arresa ai piedi che, inevitabilmente, si riempivano di polvere con frasi del tipo “per fortuna qui in campeggio siamo tutti polverosi e non se ne accorge nessuno che sono sporca“. Terry, selvaggia per definizione, amava rotolarsi nella polvere e fare compagnia alle formiche del campeggio, arrampicarsi nelle rocce e sparire chissà dove (più di una volta me l’ha riconsegnata una signora spagnola della tenda vicina).

In tenda prima di cena o dopo colazione, mentre i grandi sbrigavano le faccende, erano tenerissime insieme. Si sdraiavano nel loro materassino e si leggevano le storie a vicenda, facevano improbabili opere d’arte coi pochi colori a disposizione e ridevano a crepapelle. Non avremo potuto sperare in un’autogestione migliore.

Atpco

Le bimbe sono state protagoniste assolute della vacanza. Non ci hanno accompagnato, non le abbiamo “portate” ma sono state loro a guidarci in ogni scoperta che facevano/amo.
Una perla di Maggie.
Dopo aver montato la tenda nel secondo campeggio.. legge il nome della tenda e dice: ” A prenaz femili 5 anni e 2 anni Io ci posso andare, Terry ci può andare. Perfetto! Bravo babbo!”

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Una perla di Terry.
Il saluto al sole: ovvero la posizione a triangolo con testa a terra e culetto all’aria, possibilmente da fare senza costume. Farfugliando parole a caso…. Must dell’estate 2016 (si è scoperto, un mese dopo, che erano tentativi autonomi di fare la capriola).

Grande nota di merito: non si sono ammalate! L’anno prima la vacanza era cominciata con Terry al pronto soccorso .. invece stavolta non ci sono stati problemi.

SPIAGGE

Lenticchia

Belle eh! ma che fatica!.
Secondo me non non reggono il paragone con quell’isola proprio lì accanto, anche se Atpco non è del tutto d’accordo.
Quelle che abbiamo visto noi erano quasi tutte invase dalle alghe. D’accordo: preservi la spiaggia dall’erosione, custodisci e garantisci un habitat ideale per molte piccole creature del mare ma come puoi pensare che una come me (turista medio che ha solo voglia di un bagnetto e un bel paesaggio) torni da te dopo che si è ammazzata di fatica in mezzo ai monti, tra sentieri non segnati e a volte anche pericolosi, per raggiungere una spiaggia piena di alghe in cui fai il bagno con le alghe che ti carezzano schifosamente i piedi? Un pomeriggio non riuscivo a calmare Maggie dalla crisi igienico-isterica causata dalle alghe che avevano l’ardire di rimanere attaccate alle sue caviglie (è riuscita a bagnare solo i piedi quel pomeriggio).

Atpco

Ho spesso criticato la Sardegna che non “coccola” sufficientemente il turista. Beh, per il turista in Corsica la situazione non è molto diversa. Il turista viene quasi disincentivato a raggiungere certe zone: vuoi arrivarci? ‘azzi tuoi e auguri!. Ma questo non ci ha spaventato, anzi.
Memorabile la scena quando stavamo scendendo una collina per raggiungere la spiaggia di Ostriconi. Non abbiamo trovato indicazioni per la spiaggia (salvo poi scoprire che c’era un minuscolo cartello, coperto da un paninaro) e siamo arrivati fino ad una collina con tante macchine parcheggiate ai bordi della strada.
Abbiamo trovato un sentiero tra le macchine che però scendeva a precipizio lungo la collina.. scettici ma confidenti che “anche gli altri devono essere passati da qui” abbiamo iniziato la discesa.
Un turista francese ci ha visto e ci ha urlato dalla spiaggia in una lingua tutta sua (franceliano) che da lì non si passava, specie con i bimbi..pericolosissimo!
Dovevamo prendere un altro sentiero a pochi metri di distanza che era “meno pericoloso”.
Sicuramente facevamo tanta compassione: nel mentre che cercavamo il “nuovo sentiero” il nostro benefattore è risalito lungo la collina, ci ha cercati, ci ha indicati il sentiero giusto e poi è ridisceso in spiaggia.

CIBO

Lenticchia

I Corsi non sono capaci. Mi dispiace ma non ci siamo. Abbiamo cercato inutilmente un latte-latte per le bambine.
C’era solo latte addizionato a vitamine e non so cos’altro!
Per non parlare del “tutto confezionato-tutto porzionato-tutto colorato coi colori più strani”.

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Il cibo .. insomma…un po’ tutto artificiale e poco “locale”. Tanto bravi a preservare le spiagge, molto meno per i loro sapori.
Un esempio su tutto: le pizze.
In tutta la vacanza ho guardato attentamente tutti i menù che mi capitavano a tiro: non mancavano mai nomi “italianeggianti” ma soprattutto  .. quale fosse il gusto, c’erano sempre le olive. Anche nella margherita, per dire !!!
E tutto questo senza che ci fosse mai una pizza al gusto “olive”.
Ho fatto anche una foto che dimostra quanto affermo.

 

COSA TI E’ RIMASTO DELLA VACANZA?

Lenticchia-Atpco

La vacanza è stata esattamente quello che cercavamo: una vacanza non da turisti ma da viaggiatori. Obiettivo centrato in pieno. 1436151411-photo-o.900x600

Ci preoccupavamo per il campeggio, per la location, per le bimbe… alla fine avremmo fatto meglio a non preoccuparci.

Abbiamo visto più di quel che ci eravamo proposti nella nostra lunga e accurata fase organizzativa (!) … che in fondo se viaggi coi bambini l’organizzazione è il miglior bagaglio che ti puoi portare: peccato che noi la valigia con l’organizzazione l’abbiamo lasciata a casa.

Abbiamo dormito dentro una tenda ben montata nonostante le incertezze iniziali, abbiamo insegnato alle bambine che devi lasciar pulito se vuoi trovar pulito e soprattutto Terry ha imparato che era inutile provare a dormire in macchina perchè veniva puntulmente svegliata di malo modo per una nuova terribile scarpinata!

Insomma, è stata una vacanza un po’ strampalata, ma ne è valsa la pena…

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2 commenti

  1. Che bello leggere delle vostre avventure. Un modo per sentirvi più vicini 🙂

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